Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è la “carta d’identità” di una scuola. Viene redatto ogni anno e consente, a chi lo consulta, di avere una visione chiara di come funziona un' Istituzione Scolastica. Rappresenta inoltre, per i docenti, uno strumento di sicuro riferimento in merito alle scelte pedagogiche e ai modelli organizzativi da attuare. Nell’ambito dell’Autonomia (D.P.R. 275/99) è lo strumento che permette ad ogni singola istituzione scolastica di illustrare al proprio territorio:
Le scelte procedurali in merito alle fasi di realizzazione, valutazione e validazione delle attività del POF stesso. Sollecitano una gestione più consapevole dei processi e delle procedure al fine di garantire non solo una maggiore affidabilità e trasparenza, ma soprattutto per consentire fattive occasioni di miglioramento.
Le scelte di analisi del contesto indicano come la scuola si è attivata per cogliere e rispondere adeguatamente alle richieste e ai bisogni dell’utenza. L’applicazione più corretta di questi dati è quella che consente di incidere positivamente nella relazione sinergica scuola- territorio in tutte le sue componenti.
Le scelte educative riguardano sia le scelte sulla vision (cioè sui valori e l’idea di persona che la scuola vuole formare) che quelle sulla mission (cioè sull’identità della scuola in rapporto ai suoi obiettivi). Le scelte educative sfociano nell’identificazione delle finalità educative da promuovere e alle quali aspirare, anche in relazione agli obiettivi del sistema nazionale di istruzione e formazione.
Le scelte curricolari comprendono tutte le discipline, le attività, i progetti, le strategie e le metodologie che ogni singola scuola sceglie di perseguire. Questo costituisce l’aspetto più innovativo del principio dell’autonomia e rappresenta per i docenti una delle migliori espressioni della loro professionalità.
Le scelte didattiche sono quelle che incidono maggiormente sulla pianificazione dell’organizzazione didattica e riguardano aspetti fondamentali quali: i modelli di lavoro, le metodologie, le strategie, la personalizzazione degli apprendimenti, l’uso delle tecnologie.
Le scelte organizzative comprendono sia la gestione delle risorse umane, materiali e finanziarie della scuola che l’integrazione delle risorse territoriali. Riguardano anche l’aspetto del funzionamento pratico della struttura ed esprimono il livello di efficienza, efficacia ed appropriatezza dell’Istituzione Scolastica.
Le scelte di partecipazione riguardano tutti i processi che prevedono il coinvolgimento di operatori, studenti e genitori all’interno della comunità scolastica, iniziando dall’accoglienza fino alla consegna dei documenti di valutazione. Influiscono direttamente sul servizio formativo e ne promuovono la qualità.
Le scelte di gestione finanziaria sono fondamentali perché permettono l’attuazione della progettualità d’Istituto. Le decisioni devono essere condivise in ordine alle priorità e sono connesse alle risorse finanziarie e alle entrate di cui dispone la scuola.
Le scelte di monitoraggio, valutazione e validazione definiscono le politiche di pianificazione relative alle strategie di analisi, sviluppo e miglioramento dell’organizzazione. Le azioni di monitoraggio in itinere e di valutazione al termine dei processi attuati sono risorse per il POF perché promuovono un piano di miglioramento per la qualità della scuola.
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